martedì 4 dicembre 2007

Il Mio Cuore Nella Formalina

Continuo a farmi male nel pormi domande a cui non so rispondere, ma sono sempre convinta che per tutto ci sia una spiegazione, una ragione, un motivo, un perchè. Avrei voglia di mettere il cuore in un vaso con la formalina,lo spirito. l'alcol o come diavolo si fa, chiuderlo bene e riporlo su una mensola e saperlo lontano da me, dal mio petto, dal mio dolore, e fissarlo ogni tanto per vedere come sta, come se la passa.
Hai scelto di stare lontano da me, ed io quel giorno sono riuscita solo a singhiozzare al telefono e non c'era nulla che riuscisse a scaldarmi. Mi chiedo quanto ancora io debba soffrire, e se è vero che il dolore è catartico, allora forse un giorno sarò migliore e più forte di adesso, più bella, ma di una bellezza interna, perchè è questo quello di cui mi importa. La vita fa giri enormi. La mia li ha fatti, mi sono buttata in una storia che in sè portava il germe della fine. Per un attimo vorrei fare come se non fosse mai successo nulla. Poi mi vergogno di quello che hopensato, e mi ripeto che allontanare questa sofferenza in modo forzato, senza elaborarla, sarebbe solo dannoso per me, io che mi sono sempre scavata dentro.
E mi scopro fragile, esposta, nuda come mai nella mia vita. Mi stanno tutti vicino, cercando di scaldarmi con le loro parole, ma tutto mi scivola addosso. E' come se mi fossi immersa nella formalina insieme al mio cuore, a tratti è come se osservassi dal di fuori questo momento della mia vita, così delicato, così precario, così sfuggente dalle mie mani, dalla mia volontà, dalla mia stessa anima.

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