“La giovinezza non è un periodo della vita, essa è uno
stato dello spirito, un effetto della libertà, una qualità
dell’immaginazione, un’intensità emotiva, una vittoria
del coraggio sulla timidezza. Non si diventa vecchi
per aver vissuto un certo numero di anni. Si diventa
vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale. Gli
anni aggrinziscono la pelle, la rinuncia al nostro ideale
aggrinzisce l’anima. Le preoccupazioni, le incertezze,
i timori, i dispiaceri sono i nemici che lentamente ci
fanno piegare verso terra e diventare polvere prima
della morte. Voi siete così giovani come la vostra fiducia
per voi stessi, così vecchi come il vostro scoramento.
Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi.
Ricettivi di ciò che è bello, buono e grande, ricettivi
ai messaggi della natura, dell’uomo e dell’infinito”.
Il segreto dell’eterna giovinezza è lo
stupore quotidiano, quella passione per le
piccole e grandi cose, quella fiducia in se stessi che
definiscono uno stato dello spirito che si trasforma in
una vittoria sul tempo.
“L’elisir c’è ed è uno solo: mantenersi attivi e curiosi,
fisicamente e mentalmente”.
Bisogna condurre una vita sana e senza
eccessi, continuare a coltivare i propri affetti, le
amicizie e occuparsi, in prima persona, delle piccole
faccende del quotidiano, come, semplicemente,
cucinare o gestire la propria abitazione…così il fisico
e la mente non si spengono!”.