lunedì 23 aprile 2007

LA GIOVENTU’

“La giovinezza non è un periodo della vita, essa è uno

stato dello spirito, un effetto della libertà, una qualità

dell’immaginazione, un’intensità emotiva, una vittoria

del coraggio sulla timidezza. Non si diventa vecchi

per aver vissuto un certo numero di anni. Si diventa

vecchi perché si è abbandonato il nostro ideale. Gli

anni aggrinziscono la pelle, la rinuncia al nostro ideale

aggrinzisce l’anima. Le preoccupazioni, le incertezze,

i timori, i dispiaceri sono i nemici che lentamente ci

fanno piegare verso terra e diventare polvere prima

della morte. Voi siete così giovani come la vostra fiducia

per voi stessi, così vecchi come il vostro scoramento.

Voi resterete giovani fino a quando resterete ricettivi.

Ricettivi di ciò che è bello, buono e grande, ricettivi

ai messaggi della natura, dell’uomo e dell’infinito”.

Il segreto dell’eterna giovinezza è lo

stupore quotidiano, quella passione per le

piccole e grandi cose, quella fiducia in se stessi che

definiscono uno stato dello spirito che si trasforma in

una vittoria sul tempo.

“L’elisir c’è ed è uno solo: mantenersi attivi e curiosi,

fisicamente e mentalmente”.

Bisogna condurre una vita sana e senza

eccessi, continuare a coltivare i propri affetti, le

amicizie e occuparsi, in prima persona, delle piccole

faccende del quotidiano, come, semplicemente,

cucinare o gestire la propria abitazione…così il fisico

e la mente non si spengono!”.

sabato 14 aprile 2007

DEDICATO AD UNA PERSONA SPECIALE!!!

..è difficile spiegare è difficile parlare dei fantasmi di una mente.. certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadranno.. certe crisi sono soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire.. certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire.. i sorrisi sono come i denari che vanno spesi con dovuta proprietà.. non capisci quando cerco in una sera un pò d'atmosfera che è difficile afferrare, quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare, quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro alla lettura di libri.. non rimpiango tutto quello che mi hai dato perchè sono io che l'ho creato e potrei rifarlo ora, tutto il mio tempo con te non lo dimentico perchè questo tempo dura ancora.. non cerco nel tuo viso una ragione, tu sei molto per me, fa male il pensiero che non temi la distanza che c'è tra i miei pensieri e i tuoi...anche se spesso sono talmente vicini!

giovedì 12 aprile 2007

DA ME A ME STESSO

Chi caccia i sogni si richiude in una stanza. I muri che ti sono attorno sono solo pareti di fantasia. Sono solo desideri di chi non ha ancora trovato il coraggio d’uscire e trovare la propria via. Il passato non può essere una scusa per non andare avanti. Cosa credi?? Basta guardare i tuoi occhi per scorgere quella gabbia che ti imprigiona. Carceriere e prigioniero … come fai?! Il mondo cresce senza aspettarti. Non gli interessano le tue ragioni, non può aspettarti. Deve andare avanti perché la vita si muove così. I treni passeranno sempre dalla tua fermata, ma questo non vuol dire che si fermino. Un giorno la tua esitazione potrebbe costarti cara. Potresti perdere l’ultimo treno della tua vita e di conseguenza perdere la vita. Io più di ogni altra persona posso vantarmi di conoscerti perché ti conosco. Io sono te. Sono quel riflesso che ogni tanto brilla tra i tuoi pensieri e ti assicuro che nessuno più di me può amarti. Nessuno più di me può darti il consiglio più giusto. Io sono con te perché sono te. Il passato non può essere una giustificazione. I muri non possono essere un limite. I limiti esistono per essere infranti come le lacrime esistono per voltare pagina e ripartire. Forse il problema è aver ascoltato fin troppo quel bambino che vive ancora così intensamente in te. Ascoltami, il tempo è trascorso, non sei più un bambino. Un uomo invece si guadagna la propria vita. Un uomo lotta per se stesso. Un uomo si conosce e si riempie la vita anche se soffre, perché essere adulti significa lottare ogni battaglia a viso alto ed accettare ogni sconfitta con il cuore. Qualcuno ha detto che “il vero io è quello che tu sei, non quello che hanno fatto di te.”! Prenditi un momento. Organizza la tua vita e vivi. Non puoi continuare in questo mondo. Tu non sei il riflesso di nessuno. Non possono le parole delle altre persone accenderti e spegnerti. Non sei un interruttore. Non sei nemmeno un centro d’assistenza. Tu vieni prima di tutto e di tutti. Le tue idee sono le più importanti e sai perché? Perché quelle idee sono le tue. Nessuno al mondo ascolterà altre voci oltre alla propria. Si te stesso e cerca te stesso. Riempiti la vita, esci e scopri il mondo che ancora oggi non hai scoperto. Abbandona le indecisioni, partecipa alla tua gara … magari subito non vincerai, ma sarà comunque una soddisfazione raggiungere il traguardo. In fondo lo sappiamo entrambi. Abbiamo un cuore da leone. Dunque cosa aspetti … impugna la tua vita e vinci!

DEDICA SPECIALE AD UNA PERSONA CHE MI é STATA SEMPRE VICINA E CHE HA PERSO UNA PERSONA SPECIALE:

Non so cosa voglia dire perdere la propria madre. Ma se solo oso immaginarlo le forze le sento venire meno. Perdere una parte della propria vita è una di quelle prove che lasciano il segno. Ma io sono qui accanto a te. Ti tengo stretta la mano e nel silenzio condivido le ore notturne che passi tra lacrime e ricordi. Non sarai mai sola. La mia porta sarà sempre aperta. Saprà sempre ascoltare. Forse sono parole che hai sentito fino alla nausea. Forse frasi fatte, ma io voglio crederci. Credere che quando una persona se ne va… Resti comunque a vegliare nel cielo. Nel nostro cuore. Nei nostri ricordi. Perché è parte di te. Sangue del tuo stesso sangue. Incancellabile. Segretamente vive in ogni nostra emozione. Non so quante altre persone abbiano percepito il tuo dolore. Non so se qualcuno oltre a me se ne sia accorto. Per questo chiedo a tutti… A tutti quelli che ti vogliono bene di accorrere. Precipitarsi nel tuo cuore e prendere un po’ di dolore. Perché ti vogliamo bene. Perché non sarai mai sola.

Per te Ilaria e per la tua dolce mamma!

martedì 10 aprile 2007

Le Delusioni....

La nostra vita, la nostra vitalità, la nostra energia trovano sostentamento proprio nella curiosità di conoscere, di sapere, di allenare costantemente la mente; sempre pronti a metterci in discussione, pronti ad effettuare analisi di autocritica per capire cosa non va nelle relazioni. E' un modo per cercare di crescere e di migliorarsi.
Quando ad esempio un sentimento finisce, noi donne siamo concentrati sui "perchè", sui "come mai", sui "e se"; quella dell'uomo pare invece orientarsi sul: "beh, è finita. Avanti la prossima!". Beati loro nella loro semplicità, da noi tradotta in "insensibilità e diniego dell'amore".
Noi donne ci accorgiamo di aver amato un'immagine dell'amore sbagliata e ci fermiamo a pensare "dove ho sbagliato?"....le risposte che ne derivano sono molteplici e spaziano dalla critica più feroce verso i propri difetti al disprezzo più assoluto. Ma poi, quando veramente la nostra autostima è a quota zero, succede qualcosa, ti accorgi che veramente non ne vale la pena. Chi ha provato questa sensazione, sa di cosa sto parlando: razionalizzi il tutto e sei finalmente pronta a mettere tutto in un cassetto. E' un capitolo chiuso che ha segnato per un pò la tua vita e che ti ha, nel bene e nel male, insegnato qualcosa. Quando butti la chiave di quel cassetto, solo allora ti accorgi di un sorriso che non avevi mai notato prima; qualcosa dentro si agita, come uno sfarfallìo...hai la speranza che ti spinge a crescere a maturare, è l'unico sentimento in grado di far vedere il mondo come se "ci fosse sempre il sole". L'importante è andare avanti con l'idea che domani andrà meglio, affrontando la delusione con più determinazione, accantonando pian piano quel senso di irritazione per non essere stata più veloce nel capire gli sbagli e la realtà dei fatti, e riesci a ritrovare, finalmente in te stessa e non in qualcun altro, il tuo equilibrio e la tua serenità.

venerdì 6 aprile 2007

PROTAGONISTA E' LA SPERANZA...

Nella mitologia greca, il vaso di Pandora è il leggendario contenitore di tutti i mali che si riversarono nel mondo dopo la sua apertura. Secondo il racconto tramandato dal poeta Esiodo, il vaso era un dono fatto a Pandora da Zeus, il quale le aveva raccomandato di nn aprirlo....ma un giorno la curiosità prese il sopravvento. Dal vaso uscì un turbine nero che invase la stanza e si sparse per tutti i paesi, mentre già intorno risuonavano pianti e lamenti. In quel vaso infatti c'erano i dolori, i vizi, i rancori e tutti i mali che gli uomini primitivi ancora non conoscevano. Pandora stava per richiudere il vaso ormai vuoto, quando vide che sul fondo restava ancora qualcosa, che Zeus aveva lasciato agli uomini perchè potessero sopravvivere: era la speranza.
E grazie a quest'ultima che oggi riusciamo ad andare avanti, in un tempo in cui spesso si fatica a trovare delle ragioni per sperare. In un mondo ormai pieno di dolore, che con il tempo ha generato la violenza. Gli uomini non sono più fratelli tra loro, si infliggono a vicenda crudeltà, la guerra imperversa. I bambini hanno perso l'innocenza, le mamme piangono i loro figli che muoiono perchè i pochi possano raggiungere il potere e possano sottomettere gli altri. Le malattie tormentano gli esseri umani, l'ambiente e la Terra sono in piena crisi perchè avvelenati giorno per giorno. Eppure ci sono ancora fiori che sbocciano e bimbi che nascono. Sorrisi che prendono il posto di amare lacrime, e tutto perchè si spera ancora. Ma la speranza deve essere accompagnata dalla consapevolezza e la volontà di cambiare, iniziando dal proprio vissuto, nel nostro piccolo, per poi riuscire a cambiare le cose più grandi. Nell'animo umano deve ancora esistere un posto dove i sentimenti più nobili e puri sono stati esiliati. Il miglioramento della vita ha portato ad un graduale cinismo che oggi è difficile da gestire e correggere. Ma se la speranza è l'ultima a morire, allora si può ancora provare a recuperare per essere migliori e vivere in un mondo migliore.
LA SPERANZA DICE CHE UN GIORNO SENTIREMO UN "CLICK", LE LUCI E LE MACCHINE DA PRESA SI SPEGNERANNO, STAPPEREMO UNA BOTTIGLIA DI SPUMANTE E FINALMENTE FESTEGGEREMO LA FINE DEL FILM E IL RITORNO ALLA VITA NORMALE.