martedì 30 settembre 2008

TRISTE!!!

Che strana che sono! E’ difficile spiegare ad una persona che ti sta davanti, che in realtà dietro alla ragazza spigliata e sorridente ne vive una irrisolta, ripiegata su se stessa e perennemente impegnata in un infinito lavoro introspettivo. Sono semplice arrossisco per un complimento… perché a volte mi fa sentire a disagio… Mi mischio in mezzo alle persone, l’ascolto parlare, ci sono, ma sono presente a tratti. Ho voglia di mollare tutto e lasciare questa città dove mi basta poco per spegnermi ed intristirmi, non ho voglia di lasciarmi ingoiare da una lenta vita di provincia, dove tutti sanno tutto di tutti! Il fatto è che mi piace vivere libera, mi piace godermi i miei tempi e i miei spazi, e sapere che sono i miei mi regalano la tranquillità di cui ho bisogno per essere me stessa. Ed è proprio in questo periodo che alcuni pensieri scivolano via e altri invece testardi s’aggrappano sapendo che lì resteranno e che nessuno li scaccerà. Il fatto è che quando sto così so che devo assecondarmi: aspettare che tutto si posi, aspettare che il vociare dei pensieri si zittisca d’un tratto, aspettare senza avere fretta…

mercoledì 3 settembre 2008

E Se Avessi Dimenticato Come Si Fa Ad Amare ???

E’ accaduto d’un tratto….un momento prima sorridevo e poi mi sono messa a piangere..…e se avessi davvero costruito un muro… e avessi dimenticato come si fa ad amare, ed essere amati…
Stringo un libro tra le mani, cercando di non pensare ma una domanda arriva nella mia testa.…e se non ricordassi più quella dolce sensazione d’abbandono che ti regala dormire tra le braccia di qualcuno…
Mi perdo tra le righe di un libro qualsiasi, scosto pensieri, immagini, getto fotogrammi di quel che sono stata, voltando lo sguardo al nuovo. Un punto interrogativo mi guarda dalla pagina. Fa parte della mia vita essere così maledettamente annodata, fa parte della mia vita chiedermi sempre il perché delle cose.…e se avessi paura di dire a me stessa cosa è che mi manca più di tutto: innamorarmi e fidarmi di nuovo…
E se avessi paura di scoprirmi fragile… Sono un elefante in una cristalleria. Mi scorpo sola e avida delle mie piccole cose, dell’abbandono nell’amore, del calore e dell’addormentarsi senza che i pensieri facciano giri infiniti prima di zittirsi. Mi scopro spavalda e poi, subito dopo, timorosa. I miei occhi han capito che piangere non sempre serve.
…e se avessi sotto quegli occhi qualcosaqualcuno?
Sono sempre più come quel minuscolo e testardo punto interrogativo appeso in fondo alla riga prima di voltare pagina. Consapevole di quel che voglio. Certe cose non si cercano, certe cose semplicemente capitano. E con la consapevolezza resto in silenzio.