L’unione della pioggia in questo periodo e il cielo sereno, la mancanza di soldi, la voglia di lavorare e non poterlo fare perché devo studiare, la voglia di mollare tutto, di avere una casa mia, dove stare in santa pace senza nessuno che ti scombini i piani, la voglia di staccare la spina, o meglio, desiderare per una volta di essere trasparente per tutti… mi fa stare scazzata. Sono arrivata al mio limite, ho bisogno di trovare un posto che sia tranquillo, dove scaricare la tensione, perché io sono fatta così, ancora non ho imparato a fami scivolare tutto addosso e basta un non nulla per farmi andare storta la luna… Umorale lo sono stata sempre, ma in questo periodo lo sono ancora di più… saranno le esigenze che cambiano, sarà che mi sono rotta, sarà che non so quando tutto questo cambierà… perché magari sapere quando questa situazione potrebbe avere fine sarebbe meglio… meglio per me, per i miei nervi, per la mia salute…ecco! Perché mi sono stufata, e sono contenta di avere il blog dove poter scrivere quello che mi passa per la testa, per essere una goccia nel mare, per essere una come tante e non sentire sempre Francesca hai fatto questo? Ma perché non esci? perché non fai questo o quello…? Perché è così difficile capire che io tante cose non le accetto, perché sono solo una stupida sentimentale del cazzo… Forse questo è il corso naturale delle cose, ma io forse a questa naturalezza non ci voglio fare l’abitudine. Perché io sono strana, perché a me piacciono le mie cose, e che il loro aspetto, quello a cui sono legata, rimanga sempre protetto. E chiamatemi infantile, ditemi che non sono capace di crescere, ma quelli che io chiamo e reputo punti fermi nella mia vita, se all’improvviso mutano, mi danno uno scossone così forte che è difficile uscirne poi tranquilli… Ed io che sono abituata alle mie piccole cose, divento matta e non capisco dove posso recuperare il bandolo della matassa… O forse questo è un antagonismo: se ricevi sicurezze da una parte, per forza ne devi perdere altre da un’altra parte… e questa cosa mi disturba in un modo memorabile… Le persone cambiano è vero, intraprendono strade facendo esperienze diverse dalle nostre, ma poi è possibile che quando ti si avvicinano tu stenti a riconoscerle? E’ questo che mi fa stare un po’ giù, un po’ scazzata, un po’ con la voglia di stare a casa, di ritagliarmi in un piccolo angolino e cercare di non sentire nessuno, farmi coccolare, di prendere una botta in faccia, che non tutto è sempre nero, e che alla fine io non sono capace ad essere pessimista, che il mio mondo è quasi sempre a colori, e che se un attimo una lacrima mi riga la guancia, l’attimo dopo un sorriso accende il mio sguardo… ma oggi ho bisogno di scrivere queste cose apparentemente senza senso, ho bisogno di raccontare tutto questo… perché anche questa è Francesca…
mercoledì 9 gennaio 2008
Un Post Metereopatico
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