sabato 19 gennaio 2008

Sento Che Mi Dispiace…

Ora che c’è silenzio… sento che mi dispiace… e tanto.
Chiedo inutilmente al tempo e al destino beffardi per quanto altro tempo ancora decideranno di divertirsi con me, prendendomi a calci… perché loro sanno come fare, sono in balia del loro piede sinistro, e la mia volontà per quanto sia forte può davvero così poco… spostarsi su qualcun’altro no eh?
Chiedo, con una grande escrescenza di rabbia, “per quanto altro tempo ancora eh?”, perché in teoria sarei stufa e anche un po’ stanca, e le forze non è che siano infinite, per quanto ancora forte io possa sentirmi. Vorrei rosicchiarmi i gomiti, ma poi mi chiedo come farei ad appoggiarmi sul tavolo, come faccio sempre, per fissare la mia città fuori dalla finestra? Oggi c’è il sole e sorrido almeno un po’, ma sento che mi dispiace.
Perché tutto è così difficile e niente è facile. E perché deve essere sempre così per me? Non ho firmato né carte, né strani abbonamenti alla sfiga, eppure.
Perché mi sembra di partecipare ad un gioco dove tutti conoscono regole, scorciatoie, bluff ed io no?
Non è mica giusto. Perché questo periodo deve essere così dannatamente strano?
Perché incontro persone che non mi piacciono, e tutto poi continua ad aleggiare nell’aria, ma maledettamente la voglia di vederti, di stare insieme, di scoprire quello che ancora non ho vissuto di te, predomina? E in parte so che è così anche per te. Ma come al solito c’è un ma!
È una strana sensazione quella che ho addosso, è quella dell’essere sempre in ritardo con gli eventi della vita, ed io ho ovviamente il fiatone e un uovo sodo nella gola, che non scende e non sale.
È come se mi avessero messo in una stanza da ballo, ed io ballassi continuamente fuori tempo, con il maestro che corregge con un’asta di legno, toccando in più punti, tutti gli errori che faccio. Lasciandomi qualche segno.
Io Ballo fuori tempo. Da sempre.
Pensare che poteva essere… ma forse è giusto anche così, no? Forse.
E lo so che potrei sembrare presuntuosa, io ti conosco molto bene, e l’istinto a volte è più forte di tutto. E capisci anche quando dall’altra parte qualcosa c’è.
E mi è successo tante volte nella vita che certe mie sensazioni le so riconoscere.
Non mi accorgo quasi mai delle persone che mi passano accanto, ma stavolta è stato diverso.
Per questo sento che mi dispiace. Ma forse adesso è giusto anche così. Sono tutta intera, e nonostante tutto mi sento serena.
Ho svuotato il sacco, ho detto ciò che pensavo, sono stata sincera come sempre, perché per me in queste cose si deve essere se stessi, per non tradirsi.
Non concepisco strategie, né giochetti, e l’unico asso presente nella mia manica è essere me stessa sempre. Perché non potrei essere mai un’altra.


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