venerdì 21 marzo 2008

Tranquilla...

In questi giorni è stato come immergermi in una di quelle vasche piene d’acqua calda e di schiuma, ma non di quelle che sciolgono tutte le tensioni, che t’aprono il naso, che rilassano la mente portandola in un posto lontano ma rassicurante. E' stato tutto così strano, tutto così diverso e insolito...ma solo all'apparenza!
Tutto mi ha riportato a pensare a quella che ero e a quella che sono. E' un periodo particolare, una situazione anomala ma chiamatela bolla, chiamatela campana, chiamatela come diavolo volete, io so che questa è la mia dimensione. E chi sono io se non un essere con una, cento, mille dimensioni? Non mi importa d’esser capita, io vado avanti per la mia strada. Questo è deciso.
Il telfono squilla: io non rispondo. C’è chi m’annoia, chi non mi capisce, chi pretende di conoscermi e di sapere tutto di me, illusi. Sono un essere difficile, e lo dico con poca presunzione, tanta coscienza che si mischia all’ansia. Non ho voglia adesso di capire quel che mi succede, chi entra nella mia vita e come ci entra, se passa dalla porta principale, da quella di servizio o da una finestra sul retro. Non chiedo, non mi faccio poi così tante domande. Succederà quel che deve succedere. Io spero solo di non farmi male, anche se so che è più facile cadere e sbucciarsi un ginocchio, che aspettare di atterrare su un morbido cuscino.
Ma tutto è rimandato, tutto a tratti si ferma, tutto si ribalta, basta solo una parola, uno sguardo o un abbraccio per domandarmi se sarò quella che ero, se il cuore è ancora caldo o se invece è diventato un pezzo di ghiaccio. Scuoto la testa e mi fermo, mi dico che non c’è fretta alcuna, e che con la calma certe cose vengono meglio di altre. Tacciono le voci, fanno spazio ad un silenzio che a tratti mi fa compagnia, lo spezzo io quando voglio, quando capisco d’esser calma, quando per un attimo sorrido a chi mi vuole bene. Respiro queste piccole bolle e poi chissà...

1 commento:

Fra ha detto...

ciao Francesca, sono Francesca..sono capitata per caso nel tuo blog e ci tengo a dirti che mi piace il tuo modo di pensare, di scrivere..di esprimere le tue emozioni. Non ti conosco eppure sembri cosi semplice, emotiva, sensibile,spaventata, incredula, curiosa, VERA.
Io sono di Roma ma da un mese mi sono trasferita a Londra per cercare quel "qualosa di profondo" forse lo stesso qualcosa che cerchi anche tu, che cercano tutti; la ricerca di se stessi, la ricerca alle mille risposte a cui non siamo in grado di dare ina risposta...Spero di star bene qui. Un abbraccio Franci