Ero in auto e pensavo… …dovrei essere stanca, del tempo che è passato, delle cose che sono successe e che si sono abbattute sulla mia vita fino ad ora …dovrei avere un’espressione tirata sul volto, e quindi dovrei cercare ristoro, pace, o forse qualcosa di tranquillo che acquieti il mio animo, che lo faccia riposare. A tutto ciò si aggiunge un’energia strana ed insolita, una stanchezza diversa, una luce negli occhi. Sarà perché io sono quella di sempre: caparbia, testona, cocciuta, idealista, speranzosa che la strada per una volta, da ripida e in salita, di colpo s’appiani. Ho una strana pace che si mischia all’inquietudine che scorre nel mio sangue da sempre. Sono io che sono fatta così, che ci posso fare? Un poliedro con tante facce, quante? E chi lo sa?I pensieri sono tantissimi in questi giorni; ho cercato di trovare un senso ad ogni cosa che accade. Vivo tutte le mie cose, quelle belle e quelle scomode, quelle che lasciano il dolce e quelle che ti fanno sentire tutto l’amaro. Ma sorrido, accarezzando ogni cosa che sono riuscita a vivere.Voglio iniziare a sentire me come non l’ho mai sentita….
“Dare un senso alla propria vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine, e del vano desiderio”.
“Dare un senso alla propria vita può condurre a follia, ma una vita senza senso è la tortura dell’inquietudine, e del vano desiderio”.
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